Saluti romani degli sposi dal
balcone del Comune di Varese, con tanto di risposta da parte di
diversi invitati in camicia nera. È quanto segnala l'Anpi
riguardo alla celebrazione di un matrimonio a Varese.
L'associazione nazionale dei partigiani chiede "con la massima
urgenza che le forze dell'ordine procedano all'identificazione
di tutti coloro che si sono esibiti nel saluto romano e alla
magistratura di aprire un'indagine per violazione delle leggi
Scelba-Mancino".
"A Varese il capo dell'associazione neonazista 'Do.Ra.', la
comunità militante varesina dei 'Dodici Raggi', ha officiato il
matrimonio di un membro del medesimo gruppo con una signora -
racconta il presidente nazionale dell'Anpi, Gianfranco
Pagliarulo - . Immediatamente dopo il matrimonio, dal balcone di
Palazzo Estense, sede del Comune di Varese, lo sposo,
accompagnato dalla consorte, ha salutato romanamente gli
invitati, che hanno pubblicamente risposto dal giardino
sottostante con altrettanti saluti romani. Tutti, sposo
compreso, rigorosamente vestiti di nero. C'è un limite, oltre
che alle leggi vigenti, anche alla decenza costituzionale, che
pare ampiamente superato", ha commentato Pagliarulo, il quale ha
ricordato che "le sezioni unite penali della Corte di Cassazione
hanno recentemente disposto che il saluto romano integra il
delitto di ricostituzione del partito fascista ove la condotta
tenuta nel corso di una pubblica manifestazione (il saluto
romano è avvenuto in luogo pubblico per antonomasia, cioè la
sede del Comune) sia idonea a integrare il concreto pericolo di
riorganizzazione del disciolto partito fascista". Pagliarulo
chiede inoltre "come mai, dopo le innumerevoli manifestazioni di
natura neofascista e le tante disavventure giudiziarie di cui si
è resa protagonista l'associazione Do.Ra., non si sia ancora
proceduto per il suo scioglimento".
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