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Protesta trattori, da giovedì mobilitazione a Roma, poi il corteo

Protesta trattori, da giovedì mobilitazione a Roma, poi il corteo

Dalla Valdichiana in corteo verso la Capitale. In 250 sulla Cassia, arrivo alle 17 e presidio in zona Nomentana. Riunione in prefettura per stabilire i dettagli della manifestazione

FOIANO DELLA CHIANA (AREZZO), 05 febbraio 2024, 17:08

Redazione ANSA

ANSACheck

Alcuni trattori nel punto di ritrovo di via Nomentana - RIPRODUZIONE RISERVATA

Alcuni trattori nel punto di ritrovo di via Nomentana -     RIPRODUZIONE RISERVATA
Alcuni trattori nel punto di ritrovo di via Nomentana - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Da giovedì inizierà la mobilitazione. I nostri mezzi confluiranno in diversi punti di raccolta attorno alla capitale e la settimana prossima ci sarà una grande manifestazione a Roma". A dirlo Danilo Calvani, uno dei leader della protesta e alla guida del movimento 'Cra Agricoltori traditi', al termine di un incontro in questura a Roma. "Dobbiamo ancora stabilire i dettagli - aggiunge - ma probabilmente faremo un corteo anche con trattori".

"Un nostro rappresentante salirà sul palco di Sanremo" annuncia Danilo Calvani, leader del Comitato degli agricoltori traditi, in merito alle parole di Amadeus in conferenza stampa. "Siamo in contatto con l'organizzazione del Festival per stabilire i dettagli" ha aggiunto Calvani.

Sono partiti alle 7 i trattori che si trovavano al presidio, organizzato da Riscatto agricolo, nei pressi del casello Valdichiana dell'A1, in un terreno vicino a un outlet nel Comune di Foiano della Chiana (Arezzo) da dove, per sette giorni, i manifestanti hanno organizzato blocchi temporanei all'esterno dell'autostrada.

Il serpentone di circa 250 trattori - questo il numero dei mezzi dato dagli organizzatori - si è spostato verso la Cassia, via scelta per raggiungere Roma dove si aggregheranno al resto dei trattori provenienti da tutta Italia.  Le 17 l'ora prevista per l'arrivo. Il nuovo presidio sarà allestito in zona Nomentana. 

"Porteremo la nostra protesta nella Capitale - ha detto uno dei portavoce, Salvatore Fais - andiamo avanti in attesa di risposte concrete". Alla partenza era presente un massiccio servizio d'ordine, con polizia, carabinieri, polizia municipale e uomini dell'Anas. L' atmosfera è rimasta tranquilla. Gli agricoltori hanno caricato sui trattori cibo e bevande e sono partiti verso Bettolle nel senese per imboccare la Cassia senza alcuna tensione. Nessun disagio per il traffico nella parte aretina.

I rallentamenti si verificheranno lungo il percorso della Cassia, che sarà comunque presidiato dalle forze dell'ordine. Il corteo sarà infatti accompagnato dagli agenti, in particolare dalla Digos. 

 "Attendiamo circa duemila trattori per la grande mobilitazione a Roma. Stasera, dopo un incontro in Questura, annunceremo la data". A dirlo Danilo Calvani, leader del 'Cra Agricoltori' che sta guidando la protesta. "Alcuni presidi si sono già formati: a Valmontone, Civitavecchia e Torrimpientra". E in merito agli agricoltori partiti stamattina dalla Valdichiana spiega: "E' un gruppo autonomo, Quando arriveranno a Roma, se vorranno, saremo pronti ad accoglierli". 

 A sud di Roma si prepara un quarto presidio probabilmente a Cecchina, oltre a quelli già attivi a Nord della città, a Valmontone, Torrimpietra e Civitavecchia. La data della protesta a Roma, intanto, potrebbe arrivare prima del previsto perché l'appuntamento in questura con il Cra Agricoltori traditi, previsto inizialmente serata, è stato anticipato alle 14,00. Lo ha detto all'ANSA Danilo Calvani, leader del Cra.

Video Protesta trattori, dalla Valdichiana in corteo verso Roma

 

 

Nel Casertano verdura gettata per protesta dai trattori

Frutta e verdura prima gettata per protesta e per alzare l'attenzione sulla crisi comparto agricolo, quindi regalata ai cittadini di passaggio in auto, molti dei quali si sono mostrati contenti, accettando di buon grado il dono. "Fate bene a protestare, è anche per il nostro futuro" ha detto un automobilista, solo in pochi non l'hanno voluto. È la forma di protesta attuata dagli agricoltori in presidio da sabato 3 febbraio all'esterno del casello autostradale dell'A1 di Santa Maria Capua Vetere.

Gianni Fabbris, presidente dell'associazione Altragricoltura, leader della protesta afferma che "questo paese ha venduto la sua anima alla speculazione, alla grande distribuzione, che determina prezzi e condizioni che risultano insopportabili per gli agricoltori".

"Vogliamo un made in Italy in cui ci siano dentro prodotti davvero italiani e frutto del nostro duro lavoro. Sono necessarie regole chiare e trasparenti per i controlli sulla filiera. Basta la favoletta che qui va tutto bene - spiega - Il Governo dia risposte ma si ricordi che non è solo questione di soldi, ma di dove questi soldi vanno, anche perché i fondi comunitari dei Pac hanno finanziato la speculazione industriale. Noi non ci fermeremo, i presidi si stanno coordinando, ma non facciamo ammuina né chiediamo le dimissioni del Governo; apriamo tavoli di confronto su crisi e sulla riforma che deve fondere la Sovranità Alimentare e gli interessi comuni di agricoltori e cittadini".

Da Umbria e Orte a Roma forse dalla Flaminia

Sarà probabilmente la Flaminia la strada che gli agricoltori umbri e quelli in presidio a Orte percorreranno per raggiungere Roma nel giorno che verrà scelto per la protesta. A parlare con l'ANSA è Antonio Monfeli, agricoltore di Vignanello (Viterbo) che fa parte del comitato in protesta da giorni di fronte al casello autostradale nella città laziale. "Oggi pomeriggio, in accordo con la questura di Roma, invieremo il comunicato con giorni e orari della protesta che porteremo nella capitale. Partire oggi, per i più vicini come noi ed altri nel centro Italia, ha poco senso. Si rischia solo di perdere tempo. La manifestazione nazionale si terrà venerdì o sabato", aggiunge. "In attesa del 'viaggio' a Roma, oggi ad Orte terremo un piccolo sit-in per mantenere vivo il presidio e la protesta", dice ancora Monfeli, ricordando che "solo gli agricoltori in presidio al casello di Valdichiana hanno deciso autonomamente di partire per Roma". "Noi invece - prosegue - ci muoveremo verso la capitale quando avremo certezza del giorno della manifestazione e del tragitto.

Chi parte da Orte, presumibilmente percorrerà la Flaminia, così come gli agricoltori umbri. Altri, come me dal Viterbese, molto probabilmente raggiungeranno Roma dalla Cassia. Dobbiamo definire gli ultimi dettagli in accordo con le forze dell'ordine e a quel punto il quadro e le tempistiche saranno più chiare, anche per chi si sposta dal nord e dal sud Italia. Per chi proviene dal nord del Lazio, ad esempio, il parcheggio di attestamento da cui spostarsi verso il centro di Roma potrebbe essere a Formello. Oggi farò un sopralluogo in quell'area". Monfeli parla anche della richiesta di portare al festival di Sanremo la protesta degli agricoltori italiani. "La risposta di Amadeus, circa la nostra presenza sul palco dell'Ariston, e io comunque a Sanremo ci andrò-, dovrebbe arrivare oggi intorno alle 13,00. Sono fiducioso. Vogliamo portare all'attenzione di tutti la protesta di tante persone, ma anche di tanti giovani agricoltori italiani che rischiano di non avere un futuro".

Si prosegue a oltranza al porto di Cagliari

Sesta notte davanti al porto di Cagliari per gli agricoltori e i pastori sardi che da martedì scorso, con i loro trattori, occupano lo spazio davanti al varco Dogana. La mobilitazione continua: già inoltrato alle forze dell'ordine un preavviso per la permanenza per altri giorni. Ma i manifestanti sono primi a proseguire a oltranza: "La situazione - spiega all'ANSA uno dei portavoce, Roberto Congia - si può sbloccare solo davanti a risposte concrete del ministro dell'agricoltura Francesco Lolloobrigida".

Un gruppo di agricoltori e pastori parteciperà mercoledì a un incontro a Roma al ministero. Mentre un folto gruppo - 'almeno un centinaio', spiega Congia - sarà venerdì nella Capitale per la manifestazione nazionale dei movimenti che contestano le politiche agricole dell'Unione europea. Nei giorni scorsi agricoltori e pastori avevano inscenato un tour della città tra le vie del centro e quelle dello shopping per mantenere alta l'attenzione sul disagio che si vive nelle campagne a causa degli alti costi di produzione e delle difficoltà finanziarie.

presidio al Pirellone, 'La Regione Lombardia ci aiuti' 

Prosegue anche a Milano la protesta degli agricoltori: dieci trattori con un alcune decine di agricoltori, provenienti dal presidio di Melegnano, sono arrivati sotto al Pirellone, sede della Regione Lombardia. Dopo aver parlato con una delegazione di Fratelli d'Italia, composta dai consiglieri Christian Garavaglia, Maira Cacucci e Pietro Macconi, gli agricoltori hanno portato una mucca (chiamata Ercolina 2 in onore della mucca simbolo delle proteste per le quote latte di fine anni '90) fino in piazza Duca D'Aosta. Subito dopo si sono incamminati sotto gli uffici della Coldiretti in via Filzi. Due agricoltori sono stati poi ricevuti dall'associazione.

"Regione Lombardia - ha spiegato l'agricoltore Filippo Goglio, portavoce del presidio di Melegnano - è stata molto aperta nei nostri confronti e ci ha fissato un tavolo per mercoledì tarda mattina" in commissione Agricoltura. "Ma siamo venuti a ricordarglielo visto che manca ancora un giorno e mezzo: saremo disposti a stare qui anche a oltranza. E poi sfiliamo sotto al nostro sindacato Coldiretti - ha proseguito - per far vedere che siamo qui. Se vogliono allearsi con noi e venire giù a farci delle proposte anche loro sono ben accetti". Questa protesta "è rivolta soprattutto alle istituzioni locali. Regione Lombardia deve darci una grossa mano con le problematiche più imminenti. Tra un mesetto noi dobbiamo iniziare a seminare - ha concluso - e non abbiamo ancora la programmazione regionale. Quindi abbiamo bisogno che si sveglino".

Presidio a Torrimpietra alle porte di Roma

Una rappresentanza di agricoltori dei territori di Fiumicino, Anguillara e Cerveteri, con una ventina di trattori, si è radunata in presidio lungo la via Aurelia, tra Torrimpietra e Granaretto, vicino al bivio per Bracciano e Traglatella. Sono sui terreni al margine della consolare e non ci sono problemi per la viabilità. Espongono sui mezzi, oltre a dei tricolori, striscioni o cartelli con slogan come "La nostra fine la vostra fame!", "L'Italia chiama Roma presente", "Gli agricoltori non sono in vendita". Sul posto le forze dell'ordine e la polizia locale. A portare solidarietà agli agricoltori sia consiglieri di centro destra che centro sinistra del Comune di Fiumicino.

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