"La partita sul terzo mandato per
tutti i Comuni non si chiude qui perché l'Anci non lascerà
cadere questa battaglia, che abbiamo condotto sempre in maniera
unitaria". Lo dice il presidente dell'Anci Antonio Decaro. "Dopo
che, con il decreto Elezioni è stato abolito il limite di
mandati per i Comuni sotto i 5mila abitanti e si è portato a 3
il limite di mandati per i Comuni fino a 15mila - aggiunge - ci
è sembrato logico e inevitabile che la stessa questione si
ponesse anche per gli ultimi 730 sindaci (sul totale di quasi
8000 in tutta Italia!) rimasti con il limite dei due mandati,
cioè quelli dei Comuni sopra i 15mila abitanti". Per il
presidente Anci "la permanenza del limite solo sopra la soglia
dei 15mila abitanti è irragionevole e crea situazioni
insostenibili, come quelle di Comuni di popolazione quasi
identica, magari distanti pochi chilometri uno dall'altro, i cui
elettori non avranno però lo stesso diritto di confermare o meno
il proprio sindaco". "Come Anci - avverte Decaro - riteniamo che
ci siano le condizioni per sollevare una questione di
legittimità costituzionale delle norme attuali e chiederemo ai
Consigli delle autonomie locali di proporre alle proprie Regioni
impugnativa alla Corte costituzionale". Questo perché, aggiunge,
"adesso che viene riconosciuto quel diritto a tutti gli altri la
loro esclusione diventa una vera discriminazione: ingiusta,
incomprensibile e probabilmente incostituzionale, visto che
altera la parità fra i cittadini sia per quanto riguarda
l'elettorato attivo che l'elettorato passivo".
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