Oltre 900 ricercatori, professori
universitari ed esperti del settore, tra cui Yoshua Bengio
(considerato uno dei "padri" dell'intelligenza artificiale),
hanno firmato una lettera aperta per chiedere una
regolamentazione contro i deepfake, i video finti generati con
l'Intelligenza artificiale. Di recente è balzato alle cronache
il caso del deepfake porno della cantante Tylor Swift, ma i
timori per un cattivo uso crescono in vista delle elezioni che
quest'anno vedranno alle urne milioni di cittadini nel mondo.
La lettera, intitolata Disrupting the Deepfake Supply Chain,
dà raccomandazioni su come regolamentare i deepfake, inclusa la
completa criminalizzazione della pornografia infantile, sanzioni
penali per qualsiasi individuo che crei o faciliti
consapevolmente la diffusione di deepfake dannosi e chiede alle
società di intelligenza artificiale di impedire che i loro
prodotti creino deepfake dannosi. "I progressi senza precedenti
dell'IA stanno rendendo la creazione di deepfake veloce,
economica e facile. Il numero totale è cresciuto del 550% dal
2019 al 2023 - scrivono i firmatari - La pornografia deepfake
costituisce il 98% di tutti i video deepfake online, con il 99%
delle persone prese di mira che sono donne". Inoltre, aggiungono
i firmatari, "con metà della popolazione mondiale che dovrà
affrontare a breve le elezioni la diffusa creazione e
proliferazione di deepfake rappresenta una minaccia crescente
per i processi democratici in tutto il mondo".
Tra i firmatari della lettera ci sono Steven Pinker,
professore di psicologia di Harvard, Joy Buolamwini, fondatrice
dell'Algorithmic Justice League, due ex presidenti estoni e
ricercatori di Google DeepMind e OpenAI. E c'è anche Frances
Haugen, l'ex dipendente di Meta che ha denunciato i rischi delle
piattaforme per i minori.
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