"Oggi almeno 18 Paesi nel mondo
stanno testando la cosiddetta settimana corta. La proposta del
presidente Conte, di cui sono cofirmataria, prevede, in via
sperimentale, la possibilità di ridurre fino a 32 le ore
settimanali di lavoro a parità di salario. La stipula di
specifici contratti per la riduzione dell'orario di lavoro a
parità di salario è affidata alle organizzazioni sindacali e
datoriali comparativamente più rappresentative a livello
nazionale, nonché alle loro articolazioni territoriali o
aziendali. In più, garantisce ai datori di lavoro che avvieranno
la sperimentazione un esonero contributivo a valere sia in caso
di trasformazioni di contratti in essere sia di nuove
assunzioni". Lo ha detto la capogruppo del Movimento 5 Stelle
in commissione Lavoro alla Camera, Valentina Barzotti, in
un'intervista a Tag24.
"Come nel caso della nostra proposta sul salario minimo,
dunque, si agisce nell'alveo della contrattazione, anche di
secondo livello. La Pdl prevede, altresì, un meccanismo che
consenta la diffusione di forme ridotte dell'orario di lavoro
qualora manchi un contratto collettivo stipulato dalle
organizzazioni comparativamente più rappresentative: in tal
caso, almeno il 20% dei dipendenti dell'impresa o il datore di
lavoro possono proporre un'ipotesi di accordo, che sarà poi
sottoposto a referendum interno. La pdl Conte è sul tavolo e
chiunque vorrà sedersi con noi per discuterne sarà il
benvenuto", conclude.
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