"Le parole del presidente si leggono
ma non si commentano". Il leader della Lega e vicepremier Matteo
Salvini ha risposto così - per tre volte - a chi gli chiedeva, a
margine della scuola politica della Lega, un commento sulle
parole del capo dello Stato Sergio Mattarella in merito agli
scontri di Pisa. Poi, incalzato, ha aggiunto: "Certo è sempre
meglio che non ci siano scontri. Poliziotti e carabinieri sono
quotidianamente vittime di violenza fisica e verbale. Anche in
quella piazza. Se mio figlio andasse a urlare 'sbirro coglione'
poi se la dovrebbe vedere con me". A suo avviso "chi mette le
mani addosso a un poliziotto o a un carabiniere è un
delinquente".
"Fare il poliziotto, il carabiniere, il vigile del fuoco - ha
sottolineato ancora Salvini - è un mestiere delicato. Chiunque
può sbagliare, ma quello che non posso accettare è la messa
all'indice della polizia italiana come un corpo di biechi
torturatori. Anche perchè se si va in piazza con tutti i
permessi, senza insultare, sputare, spintonare, non si ha nessun
tipo di problemi. Bene ha fatto Piantedosi - ha quindi concluso
- faremo tutti gli accertamenti del caso".
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