Le associazioni di piccole imprese e
artigiani lasciano l'incontro a Palazzo Chigi sulla sicurezza
sul lavoro esprimendo "perplessità", "preoccupazione", sulla
misura di una patente a crediti per le imprese. Ma indicano
anche di aver avuto dal ministro del Lavoro, Marina Calderone,
garanzie di "riparlarne" in un confronto che proseguirà.
Per Confartigianato Costruzioni ci sono "perplessità sulla
patente a punti, su come è stata pensata", anche se - indica il
presidente, Stefan Crestini - "il ministro ci ha rassicurato di
poterne riparlare in un percorso di condivisione da qui a quando
il governo ha intenzione di metterne in pratica". "C'è poi
"attenzione al lavoro nero, e le sanzioni in questo senso
possono essere bene accettate".
"Non ci entusiasma - commenta Sergio Ventricelli, Confimi
Edilizia - l'idea di inasprire pene e aumentare la percentuale
di controlli in cantiere. Ci interessa la qualità, degli
ispettori, e l'aspetto di premiare le imprese virtuose. Dovremmo
rivederci tra una decina di giorni".
"Abbiamo dato parere favorevole su molti spunti" ma - rileva
la Confapi, con Giorgio Del Piano - "non siamo d'accordo su
aspetti come la patente a punti. Crediamo che vada ribaltato il
concetto: vanno premiate le imprese virtuose piuttosto che
punite quelle che per una disgrazia possono incappare in momenti
sfavorevoli".
"Siamo fortemente preoccupati in modo particolare per questa
volontà di applicare una patente a punti", dice Enzo Ponzio per
Cna Costruzioni.
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