La Cgil si prepara a predisporre
referendum abrogativi su tre punti: licenziamenti individuali,
precarietà del lavoro e appalti. L'assemblea generale, apprende
l'ANSA, ha votato il mandato alla segreteria ad avviare il
percorso in questa direzione. Nel mirino c'è il Jobs act ma non
solo, poiché i tre temi sono disciplinati da più leggi.
La formulazione dei quesiti e il numero dei referendum,
sempre a quanto si apprende, dovrebbero essere definiti entro il
31 marzo, per poi procedere al deposito dei quesiti in
Cassazione e alla raccolta delle firme (almeno 500mila) per
poter andare al voto nella primavera 2025.
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