Il governo sudcoreano ha invitato
i giovani medici in sciopero al dialogo, mentre si avvicina la
scadenza dell'ultimatum sul ritorno al lavoro: in caso
contrario, Seul ha minacciato il ricorso alle azioni legali per
il blocco dei servizi di pubblica necessità che hanno gettato
nel caos gli ospedali in tutto il Paese.
Il vice ministro della Sanità, Park Min-soo, ha riferito di
aver contattato i medici coinvolti nella protesta allo scopo di
incontrarli nel corso della giornata, pur tra le incertezze
legate alla possibile adesione. I medici avevano ripreso a
lavorare negli ospedali e "abbiamo rilevato un calo negli
scioperi per due giorni consecutivi", ha Park detto in una
conferenza stampa, nel recosonto dei media di Seul. Il ministro
della Sanità, Cho Kyoo-hong, "implorando di tornare nelle corsie
degli ospedali per i pazienti", ha affermato che il governo è
impegnato nel suo piano di riforma, che aumenterebbe le
ammissioni alle scuole di medicina del 65%, citando la carenza
di professionisti sanitari e un'incombente crisi demografica.
Il ministero della Sanità ha riferito che quasi 10.000
tirocinanti (9.997 in tutto) - circa l'80% della forza lavoro in
formazione - hanno rassegnato le dimissioni e hanno lasciato il
lavoro la scorsa settimana contro i piani governativi che
puntano ad aumentare di oltre 2.000 unità annue le ammissioni
alle facoltà di medicina. I dottori, invece, hanno contestato il
progetto, giudicandolo in grado di danneggiare la qualità del
servizio. Mentre l'Associazione medica coreana (Kma) ha
criticato le "tattiche intimidatorie" messe in campo dal
governo.
Gli analisti, tuttavia, hanno obiettato che il braccio di
ferro potrebbe durare intrecciandosi con le prossime elezioni
legislative del 10 aprile. La linea dura del governo potrebbe
rivelarsi vantaggiosa visti i consensi in aumento verso la sua
zione: secondo i sondaggi, fino al 75% degli intervistati
sostiene le riforme e il presidente Yoon Suk-yeol, che ha
adottato la posizione intransigente, ha visto un'impennata nel
suo indice di gradimento personale.
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