Il fenomeno del nonnismo "ha cessato
ormai da tempo, fortunatamente, di interessare le nostre forze
armate". È quanto si legge nella relazione del pg militare Marco
De Paolis in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario.
"Anche quest'anno non si segnalano dati significativi in alcuna
delle Procure Militari. Questo fenomeno, assai diffuso negli
anni Ottanta e Novanta nelle caserme italiane, ha cessato ormai
di interessare le forze armate", aggiunge De Paolis. Inoltre,
"il comportamento di molestia sessuale - ha aggiunto - che non
sempre si esaurisce in un atto che si perfeziona
istantaneamente, ma che invece spesso perdura nel tempo
ripetendosi più volte finisce anche per turbare ed alterare i
rapporti all'interno di un reparto e a incidere sulla corretta
funzionalità dei servizi". Per questo allora per il magistrato
c'è "la necessità non solo di sanzionare adeguatamente le
condotte illecite, ma anche di prevenirle attraverso una
efficace attività di formazione del personale militare, compresi
i comandanti di corpo".
Nel frattempo, ha informato ancora il procuratore generale,
"il numero di appartenenti alle Forze Armate iscritti nel
registro delle notizie di reato è leggermente aumentato. Nel
2022 sono stati 1749 e nel 2023 si è passati a 1830 militari
iscritti. Rispetto al quinquennio, tuttavia, si registra un
significativo aumento: dalle 1563 unità del 2018, alle 1830 nel
2023, con una percentuale in aumento pari al 17% rispetto,
appunto al 2018".
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