Nel periodo 2020-2023 si è verificato
un incremento esponenziale dei ricorsi proposti al Tar del
Lazio; si è passati dai 10.000 del 2020 ai 17.000 dell'anno
appena trascorso, con la conseguenza che, al 31 dicembre 2023,
ne risultavano pendenti ancora 38.400. Sono i dati offerti dal
Presidente Antonino Savo Amodio nella sua relazione per
l'inaugurazione dell'anno giudiziario 2024 del Tar de Lazio.
Presidente che ha sottolineato che nonostante il carico di
lavoro è stato abbattuto l'arretrato.
I dati sono chiari: superamento della soglia, mai prima
raggiunta, delle 17.000 impugnative; incremento ancor più
significativo se raffrontato con il dato nazionale, che ha visto
una diminuzione di circa il 2,6% del totale dei ricorsi
presentati. Sulle principali materie trattate, i 5.098 ricorsi
in materia scolastica e universitaria hanno inciso per circa il
30% sul totale; mentre 1.622 (il 9,5% del totale) il volume in
tema di superamento del tetto di spesa in ambito sanitario.
Nel corso del 2023 sono stati poi definiti 20.097 ricorsi
(22.166 nel 2022); e in attuazione del programma straordinario
di smaltimento dell'arretrato si è avuta una riduzione delle
pendenze, con un abbattimento percentuale complessivo di oltre
il 71%.
È chiaro che per abbattere l'arretrato e prevenirne
l'ulteriore formazione - ha detto Savo Amodio - non ci si possa
affidare al solo programma straordinario di smaltimento, ma
occorre necessariamente pensare a misure strutturali idonee a
contenere la domanda di giustizia in una dimensione
fisiologica".
L'invito è stato a riflettere sulle criticità. Accanto alle
difficoltà degli organi pubblici "ad assumere le decisioni di
loro competenza, in primo luogo per l'esistenza di un quadro
normativo di riferimento in costante evoluzione", e a "doversi
spesso confrontare con la normativa sovranazionale, destinata a
prevalere su quella interna incompatibile con essa", c'è la nota
positiva del nuovo Codice dei contratti pubblici "che si
caratterizza per una maggiore chiarezza delle regole che esso
detta e per la prevista digitalizzazione dei procedimenti
licitativi, puntando in tal modo a migliorare l'efficienza e la
trasparenza delle gare ad evidenza pubblica".
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