"Mi scuso se qualcuno si è offeso,
non era mia intenzione offendere nessuno". Lo dice all'ANSA
Massimo Ceccherini, all'indomani delle sue dichiarazioni - nel
corso della puntata di Da noi a ruota libera su Rai1 - sulla
vittoria "degli ebrei" agli Oscar perché "vincono sempre loro".
Parole riferite alla sfida per il miglior film internazionale
tra La zona di interesse di Jonathan Glazer e Io Capitano di
Matteo Garrone - di cui Ceccherini è co-sceneggiatore - finite
nel mirino della comunità ebraica, che ha definito "gravissimo e
inaccettabile" che l'attore abbia rilanciato uno dei più tristi
abusati stereotipi antisemiti".
"Intanto - spiega Ceccherini - ieri stavo leggermente
scherzando. Ma mi sono espresso male: mi riferivo ai film che
parlano degli ebrei e volevo dire che non è la prima volta che
vincono agli Oscar. Io stesso avevo fatto una scommessina sul
successo di Io Capitano, ma sapevo bene che l'altro film era
favoritissimo, anche perché la sua quota per i bookmaker era
bassissima. Quando ho detto 'vincono sempre loro' - ribadisce -
stavo parlando dei film che parlano del tema. L'ho detto
spontaneamente, spiegandomi male". "La più grande lavata di
testa - sottolinea - me l'ha fatta mia moglie: se non riesci a
esprimerti, meglio se stai zitto, mi ha detto".
La statuetta per il miglior film internazionale è andata
intanto al film di Glazer, sulla vita apparentemente normale del
comandante di Auschwitz e della sua famiglia a due passi dal
lager, che ha battuto Io Capitano. "La delusione c'è,
chiaramente - commenta Ceccherini -. Ma l'idea di aver lavorato
a un film arrivato alla candidatura agli Oscar è stata una
grande emozione, un sogno. Io Capitano resta comunque un film
bellissimo. Onore a chi ha vinto".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA