Milano tira il fiato (+0,05%) dopo
aver rivisto i massimi dal 2008 al termine in una settimana in
cui altri listini, a partire da quelli degli Stati Uniti, hanno
ritoccato i record.
In una seduta di pausa sui mercati, ormai convinti che già a
giugno la Fed e la Bce possano tagliare i tassi, si è distinta
Nexi (+2,49%) in recupero all'indomani dello scivolone provocato
dalla vendita da parte del fondo Cig della propria quota.
Ha provato a risalire un po' la china anche Tim (+0,42%) sul
quale ormai pesano le scommesse al ribasso. Sul podio sono
saliti invece Italgas (+2,13%) e Recordati (+1,91%).
L'andamento peggiore della seduta è stato segnato da Brunello
Cucinelli (-2,97%) che continua a risentire della diffusa
debolezza dei titoli della moda, dove tuttavia tiene Moncler
(-0,12%).
Vendite anche su Mps (-2,8%), Saipem (-2,22%) e Stm (-1,38%)
quest'ultima per le prese di profitto all'indomani della buona
giornata del comparto dei semiconduttori
Fuori dal paniere principale in caduta Webuild (-5,96% a 2,27
euro) verso il prezzo di 2,2 euro al quale Unicredit ha ceduto
il suo pacchetto di azioni.
Ha proseguito invece la corsa di Dovalue (+6,81%) sull'onda
delle possibili nozze con Gardant.
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