"Dopo il terremoto e con la
ricostruzione partita anche nel cratere del sisma, nei paesi
dell'Aquilano sono arrivati tanti stranieri, soprattutto inglesi
ed americani, che hanno scoperto le meraviglie delle nostre
zone, ed acquistato immobili. Gli esempi più eclatanti sono a
Castel del Monte e Santo Stefano di Sessanio, quest'ultimo già
noto ed appetibile prima della tragedia, dove stranieri hanno
comprato interi borghi, operazioni non tutte fatte per fini
commerciali". Così Michele Armenia, imprenditore nel campo
dell'immobiliare, alla vigilia del 15esimo anniversario del
terremoto dell'Aquila del 6 aprile 2009.
Nel maggio del 2009 Armenia per primo rientrò nella sua casa
per dare un esempio di resilienza e per invitare i concittadini
a non andare via. "Non c'è dubbio che il dramma del terremoto
abbia fatto conoscere al mondo L'Aquila e il suo territorio -
spiega ancora il professionista di origini siciliane ma ormai
da decenni all'Aquila - Ed è una conseguenza fisiologica alla
luce della bellezze dei nostri paesi e dei nostri borghi che chi
viene da noi si innamori. A maggior ragione di paesi che sono
ricostruiti e che costruiscono vere e proprie perle. Questo
fenomeno è una speranza in più per contrastare lo spopolamento".
Armenia non riscontra lo stesso fenomeno nella città dell'Aquila
dove sono nella norma le compravendite con stranieri.
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