Il Pil potrebbe crescere quest'anno
fino allo 0,2% in meno per l'impatto che potrebbe avere
l'incremento del prezzo delle importazioni per i maggiori costi
dei noli per le recenti tensioni nel Mar Rosso. E' lo scenario
peggiore, in cui si immagina uno shock più severo, nell'analisi
contenuta nel Documento di economia e finanza. In uno scenario
più lieve, invece, con tensioni in graduale rientro, il Pil
crescerebbe dello 0,1% in meno. Rispetto alle previsioni
tendenziali del Def, che stimano un Pil quest'anno in crescita
dell'1%, nei due scenari la crescita si fermerebbe
rispettivamente al +0,8% e al +0,9%.
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