"Non credo che ci sia un'ipotesi di
attacco all'Occidente" da parte dell'Iran "che pure commette
errori gravi, dare droni alla Russia, dare droni e armi a
Hezbollah non va bene. Dobbiamo evitare di creare il panico":
così il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha commentato la
foto postata su X dal suo collega israeliano Israel Katz con
missili lanciati sul Colosseo. "Ci sono anche altri obiettivi
europei - afferma il ministro riferendosi al secondo post con la
torre Eiffel - Più che preoccuparsi bisogna occuparsi".
L'impegno è per la de-escalation, ha detto non escludendo un
colloquio con il ministro iraniano "nei prossimi giorni".
"Abbiamo dedicato tre giorni del lavoro del G7, cioè delle
grandi potenze economiche liberali che hanno una visione comune,
europee, americane e asiatiche. Abbiamo lavorato per la
de-escalation cercando di utilizzare tutti gli strumenti
diplomatici possibili per evitare che ci sia un peggioramento
della situazione. Mi pare che qualche risultato l'abbiamo
ottenuto" ha proseguito Tajani.
"L'impegno che abbiamo preso è quello di continuare a
lavorare" un "lavoro congiunto per raggiungere il cessate il
fuoco a Gaza, quindi la liberazione di tutti gli ostaggi e gli
aiuti umanitari per la popolazione civile. E' stato molto
apprezzato, e anche nel documento finale, il progetto Food for
Gaza, che è il progetto italiano per aiutare la popolazione
civile palestinese".
"Abbiamo chiesto a Israele di non fare attacchi di terra a
Rafah", ha ribadito. "Dobbiamo evitare di creare il panico,
fermo restando - ha concluso - che noi siamo amici di Israele e
il diritto di Israele ad esistere non può essere messo in
discussione. L'ipotesi di cancellare Israele dalla carta
geografica è un periodo ipotetico della irrealtà. L'obiettivo
finale è' due popoli e due Stati che si riconoscono mutualmente.
Uno Stato Palestinese che nasce, se vuole il nostro sostegno e
riconoscimento, deve riconoscere Israele come Israele dovrà
riconoscere questo Paese".
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