"Abbiamo un'identità da difendere che
tutto il mondo ci invidia, siamo la Patria della bellezza.
Volendo rinnegare la nostra identità rinunciamo ad un valore
aggiunto che ci caratterizza. Candidandomi ho pensato alle mie
figlie, vorrei consegnare loro un'Europa migliore ed un
un'Italia migliore, vorrei che ci fosse il sogno italiano invece
che quello americano: la possibilità per ogni persona di avere
aperte tutte le vie per realizzarsi in maniera completa in base
a quelle che sono le sue caratteristiche". Così il candidato
alle Europee nelle liste della Lega, Roberto Vannacci,
nell'intervista rilasciata sul canale Youtube di Hoara Borselli.
"Ci stanno imponendo - ha lamentato Vannacci - un pensiero
unico falsificando la realtà e la gente si è rotta le scatole,
vuole tornare a valori originari. L'Italia, che lo si voglia o
no, è un Pese tradizionalista, attaccato alle proprie radici.
Basta girare per i nostri borghi per capirlo. Andare
controcorrente e fare affermazioni al limite del banale, quindi,
fa risvegliare la curiosità e l'interesse di molti italiani".
Quanto alle critiche arrivate da diversi leghisti alla sua
candidatura, per il generale "sono del tutto legittime, io non
faccio parte della Lega, sono un candidato indipendente. E'
normale che chi ha militato per tanti anni in un partito veda
con scetticismo una persona che, dall'oggi al domani, entra a
farne parte anche con tanti consensi e quindi viene vista come
un usurpatore. Saranno comunque gli elettori a scrivere il nome
sulla scheda a stabilire chi aveva ragione".
Vannacci ha quindi ribadito di avere avuto contatti "con
diverse realtà politiche, non ho mai fatto promesse, ho sempre
cercato di interloquire e poi alla fine ho deciso, anche perché
con Matteo Salvini c'è un rapporto di grande fiducia. Lui è
stato un dei primi ad esprimere solidarietà ed empatia nei mie
confronti e non ha mai tradito la parola data".
Quanto ai suoi programmi in caso di elezione, ha
sottolineato, "è totalmente da rivedere l'approccio ideologico
dell'Europa sull'ambiente, che rischierebbe di costare
un'enormità agli italiani. E anche sull'agricoltura l'approccio
è totalmente sbagliato. L'immigrazione poi - ha aggiunto - deve
essere regolata, non possiamo continuare ad accettare
un'immigrazione selvaggia; l'Europa non è un contenitore
infinita che potrà accettare in modo illimitato immigrati, si
dovrà regolamentare".
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