"Dall'avvio del processo di
integrazione la storia europea vive forse la fase più critica
della sua storia. La sicurezza del nostro continente è scossa da
conflitti che non abbiamo conosciuto in epoche recenti. Il
nostro vicinato è segnato da crisi che sarebbe illusorio
ritenere confinate a focolai localizzati". Lo scrive il
Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione
della celebrazione della Festa dell'Europa che si richiama alla
dichiarazione di Robert Schuman del 1950.
"Dal 1985 - ricorda Mattarella - si celebra la Festa
dell'Europa e i valori che ad essa sono intrinsecamente legati:
pace, democrazia, tutela dei diritti delle persone e dei popoli.
Il 9 maggio segna l'anniversario della dichiarazione con la
quale nel 1950 Robert Schuman proponeva la creazione di una
comunità di Stati i cui membri avrebbero messo in comune le
produzioni di carbone e acciaio, convinto che "la pace mondiale
non potrebbe essere salvaguardata se non con sforzi creativi,
proporzionali ai pericoli che la minacciano".
"Parole - sottolinea il capo dello Stato - che risuonano,
oggi, in tutta la loro straordinaria forza e drammatica
attualità. Dall'avvio del processo di integrazione la storia
europea vive forse la fase più critica della sua storia. La
sicurezza del nostro continente è scossa da conflitti che non
abbiamo conosciuto in epoche recenti. Il nostro vicinato è
segnato da crisi che sarebbe illusorio ritenere confinate a
focolai localizzati. Una situazione imprevista che pone le
opinioni pubbliche dei Paesi dell'Unione di fronte a scelte
nuove".
"L'Unione Europea, nella sua vita - rimarca Mattarella - ha
saputo affrontare con successo sfide e crisi, confermando la sua
capacità di assicurare il futuro dell'Europa e dell'Italia in un
contesto di convivenza pacifica, di crescita economica, di
sviluppo sociale, di garanzia di libertà".
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