"Il programma è fatto attraverso la
richiesta degli editori che sono i protagonisti della buchmesse
e che propongono gli autori in base alle loro scelte editoriali.
È quello che è avvenuto. L'editoria italiana pubblica 80.000
autori l'anno, ci sono decine di migliaia di autori, tra i tanti
non scelti c'è anche Saviano". Così Innocenzo Cipolletta,
presidente dell'Aie, a margine del Festival Internazionale
dell'Economia a Torino.
"Personalmente sono un ammiratore di Saviano, ho letto
buona parte suoi libri e mi dispiace, ma non posso esprimere un
giudizio sulle scelte degli editori. Saviano è stato invitato da
un editore tedesco e ora il suo ultimo editore ha chiesto di
portarlo", ha aggiunto Cipolletta che ha espresso l'auspicio
"che gli scrittori si rendano conto che quello di ottobre non è
un evento politico, ma sull'editoria italiana, un incontro fra
editori italiani e editori internazionali che speriamo comprino
i diritti. Gli autori sono scelti dagli editori perché loro
devono negoziare i diritti , c'è un commissario del governo che
fa il programma con una logica".
"Come finirà? Mi auguro che ci sia una grande
rappresentanza degli autori italiani e che questa situazione si
ricomponga, che tutto si aggiusti", ha concluso Cipolletta.
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