Una proposta, quella di Dreosto,
accolta in modo bipartisan da tutti i partiti, che potrebbe
garantire un iter altrettanto breve in modo che la nuova
disposizione sul Vajont sia vigente prima del prossimo 9
ottobre. In quell'occasione infatti "si celebrerà il 61/o
anniversario dalla tragedia e sarebbe opportuno che il
Parlamento desse una risposta concreta alle istanze del
territorio - ha spiegato il senatore friulano, ringraziando i
colleghi di ogni schieramento per il supporto all'iniziativa -
Nel 2011 è stata licenziata una normativa che fa della sciagura
del 1963 un monito per l'Italia intera. Tuttavia, vengono citati
gli eventi luttuosi provocati dall'incuria dell'Uomo quando è
evidente che il Vajont non è frutto di semplice negligenza. Lo
scorso ottobre, il presidente Sergio Mattarella ha fornito un
assist alla nostra idea direttamente dai detriti del monte Toc.
Salito a Erto e Casso e Longarone per abbracciare le comunità,
il Capo dello Stato ha parlato di una catastrofe dalle chiare
responsabilità". L'intervento di Mattarella "ha trovato subito
piena adesione al Senato e di ciò ne andrò sempre orgoglioso",
ha concluso il firmatario della proposta di legge che ricorda,
appunto, come sia pericolosamente riduttivo limitare all'incuria
dei fatti che hanno segnato la storia del Paese e della stessa
Europa.
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