Sciopero dei trasporti pubblici
domani. Mezzi pubblici fermi a Milano tra le 8.45 e le 12.45 per
lo sciopero nazionale del trasporto pubblico. Lo annunciano Filt
Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl e Faisa sottolineando che "lo
sciopero arriva dopo mesi infruttuosi di trattative con le
associazioni datoriali del settore per un contratto nazionale
che dia risposte ad una categoria di lavoratori che negli anni
hanno visto peggiorare drasticamente la loro condizione
lavorativa e salariale".
"Consapevoli del disagio che le proteste degli
Autoferrotranvieri portano all'utenza e alla cittadinanza -
affermano le organizzazioni dei lavoratori - vogliamo che
l'utenza tutta sia consapevole dei reali problemi del settore".
"Negli ultimi mesi - spiegano - si sono susseguiti scioperi del
trasporto pubblico proclamati da sindacati autonomi che non
hanno una reale rappresentanza tra i lavoratori e non siedono ai
tavoli di confronto con le aziende del settore". "Questo -
spiegano - è frutto di leggi sbagliate sulla rappresentanza e
il diritto di sciopero nei trasporti, che limitano tale diritto
quando necessario e inevitabile, ma permettono a chi non
rappresenta i lavoratori di saturare il calendario con
iniziative dal sapore prettamente politico".
"Cgil, Cisl e Uil di categoria, da sempre attenti ai problemi
della collettività - spiegano - ritengono che lo sciopero in un
servizio pubblico essenziale come il trasporto debba essere
utilizzato in occasioni straordinarie, quando come in questo
caso la chiusura delle controparti alle legittime richieste dei
lavoratori non permettono il prosieguo del dialogo".
"Nel nostro pensiero e in quello dei lavoratori che
rappresentiamo - spiegano i sindacati - lo sciopero del 18
luglio e quelli che seguiranno se le trattative non
riprenderanno in maniera positiva, sono azioni atte ad ottenere
risposte non solo per i lavoratori, ma anche e soprattutto per
l'utenza e il futuro del servizio".
"La principale causa del deterioramento del servizio e dei
disagi che l'utenza vive quotidianamente - affermano - sono
infatti legati alla carenza di personale, in Atm come in tutto
il settore, dovuta alle pessime condizioni a cui gli
Autoferrotranvieri sono sottoposti, dai turni massacranti ai
rischi legati alla sicurezza fino ai bassi salari che,
soprattutto in una città come Milano, pongono questi lavoratori
in una condizione di forte criticità".
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