È stata pubblicata ieri in Gazzetta
Ufficiale la legge di conversione del decreto liste d'attesa,
che entra in vigore a partire da oggi.
Partono dunque le misure volute dal Governo per contrastare
il fenomeno. Tra queste, anche la più discussa: l'istituzione di
un organismo di verifica e controllo sull'assistenza sanitaria
che avrà la facoltà di valutare l'attività delle singole
strutture sanitarie, anche avvalendosi dei Nas. Resta comunque
alla Regioni la responsabilità del rispetto dell'efficienza di
erogazioni dei servizi sanitari. A questo scopo, entro 60 giorni
le Regioni dovranno istituire una Unità dedicata (l'Unità
centrale di gestione dell'assistenza sanitaria e dei tempi e
delle liste di attesa), che dovrà individuare, entro 90 giorni,
un Responsabile unico regionale per l'assistenza sanitaria
(Ruas).
Qualora le Regioni non individuino questa figura nei tempi
previsti o si verificheranno ripetute inadempienze, l'Organismo
di controllo nazionale potrà intervenire con poteri sostitutivi.
Si incrementa del 5% l'attuale tetto di spesa per tutto il 2024.
Dal 2025, con uno o più decreti del Ministro della salute, di
concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, previa
intesa con la Conferenza Stato Regioni, sarà adottata una
metodologia per definire il fabbisogno di personale. Le Regioni
anche su questi aumenti avevano espresso preoccupazione rispetto
alle coperture finanziarie.
Tra le misure previste dalla legge, anche l'istituzione della
Piattaforma nazionale per le liste d'attesa presso Agenas. La
nuova piattaforma dovrà far dialogare le piattaforme regionali:
entro 60 giorni saranno varate le linee guida che dovranno
definire i criteri di realizzazione e di funzionamento. La
piattaforma consentirà non solo di avere per la prima volta un
quadro completo sulle liste d'attesa in Italia, ma permetterà ad
Agenas di svolgere funzioni di controllo sulle agende e di
intervenire nei confronti delle Regioni in caso di anomalie.
Al via anche l'istituzione di un Cup unico regionale o
infraregionale per la prenotazione delle prestazioni. In esso
confluiranno le disponibilità sia delle strutture pubbliche sia
di quelle private convenzionate. Per queste ultime, la piena
interoperabilità del proprio sistema di prenotazione con il Cup,
diventa uno degli elementi di valutazione nelle procedure di
rilascio dell'accreditamento.
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