Sono stati arrestati, su ordinanza
di custodia cautelare emessa dal Gip di Verona, i due "caporali"
accusati di aver ridotto in schiavitù 33 braccianti indiani
sfruttandoli nelle campagne della provincia scaligera. Si tratta
dello sviluppo della recente indagine delle Fiamme Gialle della
Compagnia di Legnago (Verona) che aveva portato a denunciare i
due stranieri, ora finiti in carcere. L'emissione delle
ordinanze è stata necessaria alla luce dell'elevato rischio di
inquinamento
probatorio: uno dei due aveva iniziato ad esercitare forti
pressioni nei confronti delle famiglie dei braccianti affinché
ritrattassero quanto rivelato.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA