Pavel Durov, "ha sbagliato i calcoli"
quando ha lasciato la Russia: in Occidente è ancora considerato
non un uomo di pace, ma un "russo pericoloso". Lo scrive su
Telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo,
Dmitry Medvedev, commentando il fermo del fondatore di Telegram
in Francia.
"Una volta, tempo fa, chiesi a Durov perché non volesse
collaborare con le forze dell'ordine in caso di reati gravi.
'Questa è la mia posizione di principio', affermò. 'Allora ci
saranno problemi seri in ogni Paese, gli dissi - racconta
Medvedev -. Ha ritenuto di avere i maggiori problemi in Russia e
se n'è andato, ottenendo poi anche permessi di
cittadinanza/residenza in altri Stati. Voleva essere un
brillante 'uomo di mondo' che vive benissimo senza patria. 'Ubi
bene ibi patria!' (Dove sto bene lì è la mia patria, ndr). Ha
sbagliato i calcoli. Per tutti i nostri nemici comuni, ora è
russo, e quindi imprevedibile e pericoloso. Di sangue diverso.
Non certo Musk o Zuckerberg (che, tra l'altro, sta collaborando
attivamente con l'Fbi). Durov dovrebbe finalmente rendersi conto
che la Patria non può essere scelta...".
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