"Il ritardo nella consegna degli
aiuti militari può essere facilmente percepito dagli ucraini
come una spinta verso i negoziati con la Russia e che si rende
ora necessaria una via d'uscita dalla guerra, perché i soldi
stanno finendo. Ma l'Ucraina vuole una chiusura alle sue
condizioni. Ecco allora l'offensiva di Kursk, per avere qualcosa
da negoziare con Mosca, visto che potrebbe essere costretta ad
avviare le trattative prima delle elezioni americane". Lo
dichiara all'ANSA un'alta fonte diplomatica europea.
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