Sarebbe di almeno 40 morti il bilancio di un bombardamento israeliano su un accampamento all'interno della zona umanitaria di Al-Mawasi a Khan Yunis, nella Striscia di Gaza meridionale. Residenti e operatori sanitari hanno affermato che almeno quattro missili hanno colpito la zona, incendiando diverse tende. "Le nostre squadre stanno ancora spostando martiri e feriti dall'area presa di mira. Sembra trattarsi di un nuovo massacro israeliano", ha detto un funzionario dell'emergenza civile di Gaza.
L'Idf ha detto di aver "colpito importanti terroristi di Hamas che operavano all'interno di un centro di comando e controllo incorporato nell'area umanitaria di Khan Yunis. Prima dell'attacco, sono state adottate numerose misure per mitigare il rischio di danneggiare i civili". Immediata la replica di Hamas: "Le accuse dell'occupazione sulla presenza di combattenti della resistenza sono una palese menzogna"
Hamas ha negato che nell'accampamento bombardato da Israele a Khan Yunis ci fossero propri combattenti, cosi' come sostenuto dall'esercito dello Stato ebraico. 'Le accuse dell'occupazione sulla presenza di combattenti della resistenza - spiega una nota su Telegram - sono una palese menzogna'.
Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha dichiarato che le capacità militari di Hamas sono state gravemente danneggiate dopo oltre 11 mesi di guerra e che l'organizzazione non esiste più come formazione militare a Gaza. "Hamas come formazione militare non esiste più. Hamas è impegnato nella guerriglia e noi stiamo ancora combattendo i terroristi di Hamas e perseguendo la leadership di Hamas", ha detto il ministro ai giornalisti stranieri.
L'Egitto ha accettato di consentire al presidente dell'Autorità Palestinese (Anp) Mahmoud Abbas (Abu Mazen) di entrare nella Striscia di Gaza attraverso il valico di Rafah a condizione che Israele approvi la visita: lo riporta il Jerusalem Post, che cita l'emittente tv Kan. Il 15 agosto Abu Mazen aveva annunciato la sua intenzione di andare a Gaza insieme a membri dell'Anp. Qualche giorno dopo il ministro palestinese Hussein Al-Sheikh aveva inviato una lettera al capo del consiglio di sicurezza nazionale israeliano, Tsachi Hanegbi, per concordare la visita. Sarà il primo ministro Benjamin Netanyahu a decidere se autorizzarla.
La Turchia e l'Iran condannano il bombardamento di Israele a Khan Yunis
"Condanniamo il massacro di dozzine di palestinesi in un attacco contro tende di civili nella cosiddetta 'zona umanitaria' di Khan Yunis". Lo afferma il ministero degli Esteri turco in un comunicato. "Il governo genocida di (Benjamin) Netanyahu ha aggiunto un nuovo crimine alla sua lista di crimini di guerra. Coloro che commettono questi crimini saranno ritenuti responsabili di fronte al diritto internazionale. Continueremo a stare al fianco dei palestinesi nella loro marcia per la giustizia e la libertà", si legge nella nota del ministero degli Esteri di Ankara.
L'Iran ha condannato il bombardamento di Israele a Khan Yunis e ha lanciato un appello affinché le organizzazioni internazionali agiscano contro lo Stato ebraico. "Le organizzazioni internazionali, in particolare il Consiglio di Sicurezza dell'Onu, dovrebbero adottare un'azione immediata ed efficace per creare un deterrente e contenere i crimini illimitati del regime sionista", ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, commentando l'attacco di Israele contro il campo nell'area di al-Mawasi a Khan Younis. "Con questi attacchi folli, il regime sionista ha dimostrato ancora una volta di non rispettare nessuna regola legale e internazionale e nemmeno le norme morali e umane", ha aggiunto il funzionario, come riferisce Irna. "La continuazione dei crimini atroci di Israele e l'espansione della sua aggressione contro l'integrità territoriale e la sovranità dei Paesi della regione sono un segno palese e innegabile di una minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale, di un genocidio e di un crimine contro l'umanità", ha sottolineato Kanani.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA