Il Comitato internazionale della
Croce Rossa ha confermato la morte di tre suoi dipendenti in un
attacco nell'est dell'Ucraina, annunciata in precedenza dal
presidente ucraino Volodymyr Zelensky che aveva attribuito alle
forze russe. "Condanno con la massima fermezza gli attacchi
contro il personale della Croce Rossa. E' inammissibile che i
bombardamenti colpiscano un sito di distribuzione di aiuti", ha
dichiarato in una nota la presidente del Comitato
internazionale, Mirjana Spoljaric, che non ha tuttavia indicato
da chi provenissero i colpi che hanno ucciso i tre operatori e
ferito altri due.
Secondo Kiev, le tre vittime erano cittadini ucraini. Il
convoglio, colpiti da "tiri di artiglieria", si trovava nel
villaggio di Viroliubivka, a nord della città di Donetsk, dove
doveva consegnare ai residenti blocchetti di legna e carbone per
il riscaldamento dell'imminente inverno.
Spoljaric è attesa nei prossimi giorni a Mosca dove
incontrerà il ministro degli Esteri Serghei Lavrov e altri alti
responsabili del governo per discutere, tra le altre cose, del
rispetto di diritto internazionale umanitario, dei prigionieri
di guerra e dei dispersi, e della protezione degli operatori
umanitari, ha riferito il portavoce dell'organizzazione Jason
Straziuso.
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