Maxi inchiesta antidroga della
Guardia di Finanza di Brescia che ha eseguito 61 ordinanze
cautelari - tra Italia, Albania, Svizzera e Polonia- per
associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale
di sostanze stupefacenti. Il gruppo avrebbe riciclato i profitti
illeciti attraverso un sistema di "fatture per operazioni
inesistenti". Nel corso delle indagini sono stati sequestrati
360 chili di droga.
A carico dei soggetti indagati sono stati emessi i
provvedimenti di sequestro preventivo, finalizzati alla confisca
per equivalente, per un importo complessivo pari a oltre 60
milioni di euro. In particolare, il gruppo criminale, basato in
Albania e con diramazioni in Italia avrebbe importato in Europa
la droga dal Sud America attraverso rotte di navigazione
commerciali per poi farla entrare in Italia via Spagna e Olanda
utilizzando mezzi pesanti. Gli ingenti quantitativi di cocaina
sarebbero stati immagazzinati per la successiva distribuzione in
5 basi operative, dislocate principalmente tra Brescia, Romano
di Lombardia e Palazzolo sull'Oglio e in altri Comuni del
centro-nord Italia come Varese e Pisa.
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