"C'è ancora troppa fame nel mondo,
troppa malnutrizione e troppa insicurezza alimentare, anzi siamo
in una condizione peggiore perché si sono accentuati i fronti
d'emergenza" e ben lontani dall'obiettivo fame zero del 2030.
Dinanzi a ciò è "decisiva la trasformazione dei sistemi agricoli
alimentari" per nuovi equilibri più avanzati di sostenibilità.
Così all'ANSA il vicedirettore generale della Fao, Maurizio
Martina, per la Giornata dell'alimentazione il 16 ottobre. Le
cifre Onu parlano di 733 milioni di persone che soffrono la fame
per guerre, shock climatici e crisi economiche e 2,8 miliardi
privati di una alimentazione corretta.
L'agricoltura, sottolinea Martina "non è un'appendice della
sostenibilità ma è parte fondamentale di questa sfida di
trasformazione. Purtroppo i numeri della fame nel mondo sono
ancora drammatici, siamo ampiamente fuori dalla portata
dell'obiettivo fame zero 2030. Dobbiamo recuperare terreno,
bisogna intensificare gli sforzi soprattuto nei Paesi in via di
Sviluppo". Come "giustamente ha richiamato il presidente
Mattarella appena tre giorni fa - sottolinea il vicedirettore
generale della Fao, ricordando gli interventi del Capo dello
Stato agli 80 anni di Coldiretti e all'incontro con i vertici
Fao al Quirinale - ancora oggi la fame è un grande tema di
emergenza globale ed è importante ricordare che la giornata
mondiale dell'alimentazione non è solo un momento celebrativo ma
deve essere un momento di grande responsabilità per i governi in
primis ma anche per i cittadini, che possono fare la loro parte
per esempio riducendo lo spreco alimentare nelle loro case".
Martina spinge all'impegno per equilibri "più giusti, più
avanzati, più sostenibili". La giornata dell'alimentazione si
celebra in occasione del giorno di fondazione della Fao che nel
2025 compirà 80 anni. "Vogliamo utilizzare questo anniversario
non tanto per autocelebrare la Fao ma per celebrare il lavoro
che questa organizzazione fa da ormai ottant'anni, renderlo
sempre più attuale, più vivo e più presente soprattutto nei
contesti più drammatici e far capire anche che l'Italia ha un
ruolo speciale a livello internazionale", ha detto ancora
Martina. Una celebrazione "anche per rinnovare questo patto con
l'Italia".
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