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I periti, 'da Impagnatiello nessun senso di colpa'

I periti, 'da Impagnatiello nessun senso di colpa'

L'uomo è a processo per aver ucciso la fidanzata incinta

MILANO, 21 ottobre 2024, 11:40

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Nessun senso di colpa né rimorso in Alessandro Impagnatiello, a processo per l'omicidio volontario della fidanzata Giulia Tramontano al settimo mese di gravidanza.
    È quanto sostengono lo psichiatra forense Pietro Ciliberti e il medico legale Gabriele Rocca, incaricati dalla Corte di Assise di Milano di eseguire la perizia psichiatrica dalla quale è emerso che l'ex barman era capace di intendere e volere al momento dei fatti. Rispondendo in aula alle domande dell'aggiunta Letizia Mannella e del pm Alessia Menegazzo, i periti hanno parlato di una "scarsa risonanza emotiva" in lui e di una "emotività vissuta in modo freddo", pur non avendo alcun disturbo. Durante i colloqui con lo psichiatra e il medico legale, Impagnatiello ha dichiarato che dopo l'omicidio tentò di "cancellare tutto, come se far sparire una persona fosse come buttare una caramella". Una frase che, secondo i professionisti, si inserisce in un contesto in cui l'imputato "ha descritto diversi shock", come anche le gravidanze della compagna e della donna con cui aveva una relazione parallela, i quali "venivano tutti superati abbastanza facilmente".
   

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