"I negozi si ritirano, la
desertificazione commerciale avanza". Tra il 2014 ed il 2024
sono sparite dalle vie e dalle piazze italiane oltre 140 mila
imprese del commercio al dettaglio in sede fissa, di cui quasi
46.500 attività di vicinato "di base", dai negozi alimentari
alle edicole, dai bar ai distributori carburanti. È quanto
emerge dal dossier di Confesercenti "Commercio e servizi: le
oasi nei centri urbani". Già oggi oltre 26 milioni di italiani
vivono in comuni che hanno visto scomparire definitivamente dal
proprio territorio una o più imprese di vicinato essenziali.
Complessivamente, tra il 2014 ed il 2024 sono sparite quasi
46.500 imprese di vicinato di base, al ritmo di quasi 13 al
giorno.
"Nel deserto, le oasi rappresentano un punto dove trovare
refrigerio, acqua, riparo dove potere fermarsi in sicurezza. Nei
nostri paesi e nelle nostre città, i negozi di vicinato
producono lo stesso effetto", ha dichiarato la presidente di
Confesercenti, Patrizia De Luise, che ha spronato a passare
dalla 'rottamazione' del commercio, prevista dalla normativa del
1998, alla rigenerazione delle economie urbane.
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