Le linee guida che il governo si
prepara a varare per migliorare la sicurezza delle banche dati
in primis di forze dell'ordine ed intelligence puntano - a
quanto si apprende - ad accrescere la consapevolezza
dell'utente, il singolo finanziere o poliziotto o altro
operatore che spesso non sa che anche il singolo accesso
illecito è una fattispecie penale. Ed anche il controllore deve
sapere che può essere perseguito per omessa vigilanza.
Si punta inoltre a migliorare il sistema degli alert in modo
che non sia possibile che una moltitudine di accessi da parte di
un singolo operatore non faccia scattare l'allarme. Si vuole
quindi evitare che ci sia uno scambio di username e password
creando un sistema simile al codice otp bancario, ovvero una
password usa e getta, per un'autenticazione più sicura di chi fa
l'operazione. E si impedirà l'accesso al sistema da remoto.
Le linee guida puntano insomma ad una crescita culturale di
tutti i titolari di banche dati. L'adeguamento dei sistemi
finalizzato a rafforzare la tutela delle informazioni sensibili
comporterà una spesa di alcune decine di milioni di euro.
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