Banco Bpm ha chiuso i primi nove
mesi dell'anno con un utile netto di 1.696 milioni di euro, in
crescita del 79,8% sullo stesso periodo del 2023, e un utile
adjusted (rettificato) salito del 25,1% a 1.245 milioni.
I ricavi sono cresciuti dell'8,2% a 4,27 miliardi di euro
(+7% i proventi operativi 'core') e i costi del 4,4% a 1,99
miliardi, con un cost-income in riduzione dal 48,4% del 2023 al
46,7%. Il risultato della gestione operativa è aumentato
dell'11,8% a 2,27 miliardi mentre le rettifiche su crediti sono
diminuite del 21,3% a 301,8 milioni.
Il livello di solidità patrimoniale sale ai massimi storici,
con un Cet 1 ratio che passa dal 14,2% di fine 2024 al 15,5%,
mentre migliora la qualità del portafoglio creditizio con i
crediti deteriorati netti all'1,7% del totale dei crediti e un
costo del rischio in calo a 40 punti annualizzati dai 53 del
2023.
"La solidità dei risultati raggiunti e la resilienza degli
stessi pur in un contesto di tassi in discesa, ci portano a
confidare nel raggiungimento della previsione di utile per
azione" nel 2024 "di 95 centesimi di euro (1,15 euro
considerando le componenti one-off allo stato ipotizzabili) e
nel suo possibile superamento" afferma la banca.
L'istituto, che conferma "tutti gli obiettivi di utile e
patrimonializzazione" del piano al 2026, esprime anche "fiducia
nella possibilità di superare l'obiettivo di remunerazione" di 4
miliardi di euro nel periodo 2023-2026, dopo aver approvato un
acconto sul dividendo di 40 centesimi che fa aumentare a 1,45
miliardi i dividendi per i soci nell'anno solare 2024, pari a
150 milioni in più di quanto messo a piano.
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