"È una decisione che meditavo da
tempo. Non sono gli attacchi ad avermi spinto a lasciare, mi
hanno ferito ma mai impaurito. Semplicemente voglio tornare a
fare il mio vero mestiere, che ho trascurato per più di un
anno". Così Sergio Castellitto nella lettera rivolta agli
studenti e a tutto il personale del centro in cui motiva le
ragioni delle sue dimissioni dal Centro Sperimentale di
Cinematografia. "Avrò certamente nostalgia, ma non rimpianti,
perché insieme abbiamo realizzato cose di cui essere fieri"
aggiunge.
"Ho visto negli occhi di molti di voi scintille di entusiasmo
per esservi sentiti apprezzati e riconosciuti nelle vostre
singole competenze. E questo è sia un premio che un bel ricordo.
Vi ringrazio per tutto il tempo speso insieme e per i consigli
che mi avete dato. So che continuerete a lavorare sulla stessa
traiettoria con identica onestà" scrive ancora nella lettera di
commiato rivolta al "Caro Centro Sperimentale di cinematografia,
cari tutti".
Il Centro sperimentale, aggiunge ancora Castellitto, "è un
luogo dove si studia, si promuove e si protegge l'arte
cinematografica. Non consentite mai che diventi territorio di
conquista per altri scopi. Vi voglio bene".
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