"Siamo lontani da quanto accaduto
l'altroieri sera e ci impegniamo a rispettare la legge nel
nostro secondo Paese, l'Italia". Lo dice all'ANSA Yehia Elgaml,
padre di Ramy, il 19enne morto in scooter durante un
inseguimento con i carabinieri, nella notte tra sabato e
domenica, a Milano. Morte a cui sono seguite due notti di
disordini nel quartiere dove abitava. "Abbiamo fiducia nella
magistratura italiana, e non vogliamo vendetta ma solo sapere
ciò che è successo. Ci dissociamo da tutti i violenti,
ringraziamo tutti per la loro vicinanza, soprattutto gli
italiani: mio figlio ormai era più italiano che egiziano",
aggiunge l'uomo.
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