In Romania, a scrutinio pressoché
ultimato, si conferma il successo nelle legislative di ieri del
Partito socialdemocratico (Psd) ma al tempo stesso una forte
avanzata del fronte dell'ultradestra sovranista, che sarà
rappresentata nel nuovo parlamento da tre formazioni.
Dopo lo spoglio del 99,8% delle schede, al Psd è andato il
22,1% dei voti. Seconda forza è l'Alleanza per l'unità dei
romeni (Aur, estrema destra) con il 17,9%, seguita dal Partito
liberale (Pnl) al 13,2% e dall'Unione Salvate la Romania (Usr,
centrodestra) che ha ottenuto il 12,3% delle preferenze.
L'estrema destra tuttavia in complesso supera il 31% se si
considera il risultato di altre due formazioni che hanno
raggiunto lo sbarramento del 5% per l'ingresso in Parlamento: il
partito Sos Romania guidato dalla filorussa Diana Sosoaca
attestato al 7,3% e la nuova formazione giovanile Pot con il
6,4%. Un'avanzata, quella dell'ultradestra, che osservatori e
analisti collegano alle persistenti difficoltà economiche in
Romania e alle inquietudini e preoccupazioni suscitate dalla
guerra nella vicina Ucraina.
Sarà rappresentato nel nuovo parlamento di Bucarest anche
l'Udmr, il partito della minoranza ungherese, che ha ottenuto il
6,4% dei voti. Con un'assemblea così frammentata, non sarà
facile comporre una maggioranza per un governo stabile.
Attualmente il Paese balcanico è guidato da un'alleanza tra
socialdemocratici e liberali, con alla testa il premier Marcel
Ciolacu (Psd), uscito sconfitto a sorpresa dal primo turno delle
presidenziali del 24 novembre scorso.
Le elezioni parlamentari si sono tenute a cavallo tra i due
turni delle presidenziali - il ballottaggio è in programma l'8
dicembre - e per oggi è attesa la decisione della Corte
costituzionale sulla conferma o meno del risultato del primo
turno dopo il riconteggio dei voti. Ad affermarsi a sorpresa il
24 novembre è stato Calin Georgescu, esponente di estrema
destra, filorusso e no-vax, il cui successo è stato però
contestato da un altro candidato che ha denunciato brogli. Le
autorità hanno al tempo stesso messo sott'accusa la piattaforma
TikTok, veicolo principale della campagna elettorale di
Georgescu, che avrebbe favorito il candidato dell'ultradestra.
Ciò ha indotto l'Alta Corte a ordinare il riconteggio dei voti.
Se il risultato verrà confermato, Georgescu affronterà al
secondo turno domenica prossima Elena Lasconi, leader dell'Usr,
affermatasi anch'essa a sorpresa al primo turno.
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