"I Lep implicano una delicata scelta
politica, perché si tratta fondamentalmente di bilanciare
uguaglianza dei privati e autonomia regionale, diritti e
esigenze finanziarie e anche i diversi diritti fra loro. Si
tratta, in definitiva, di decidere i livelli delle prestazioni
relative ai diritti civili e sociali, con le risorse necessarie
per garantire uno standard uniforme delle stesse prestazioni in
tutto il territorio nazionale". È quanto si legge nelle
motivazioni della sentenza della Consulta, che si è espressa in
merito alla legge sull'Autonomia dopo i ricorsi di quattro
Regioni.
Per la Consulta, "il vizio alla base dell'art. 3, comma 1, sta
nella pretesa di dettare contemporaneamente criteri direttivi -
per relationem - con riferimento a numerose e variegate materie.
Poiché ogni materia ha le sue peculiarità e richiede distinte
valutazioni e delicati bilanciamenti, una determinazione
plurisettoriale di criteri direttivi per la fissazione dei Lep,
che non moduli tali criteri in relazione ai diversi settori,
risulta inevitabilmente destinata alla genericità".
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