di Martino Iannone e Gabriele de Renzis
Dalla spiaggia di Gaza, ai luoghi bombardati di Kabul, in Afghanistan, in Iraq, Mali, Somalia, Sierra Leone Siria, finita la guerra, deposte le armi, seppur per pochi giorni, i giovani si riappropriano degli spazi, dei campi, e giocano a pallone.
Il calcio così va oltre il suo significato sportivo e diventa grido di speranza e di pace di generazioni e generazioni di ragazzi che sperano in un futuro migliore e senza più il dolore della morte e della devastazione.
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