"Si avvicina" titola su tutta la prima pagina il quotidiano della gauche Liberation mettendo in secondo piano, ancora sfocata, l'immagine di Marine Le Pen. Dopo la vittoria al primo turno delle regionali, l'editoriale di Libé si intitola "Nemico": "un terzo dei francesi ha votato per il Front National - scrive il direttore Laurent Joffrin - ma i due terzi non vogliono la sua politica. In queste condizioni, la logica classica del nemico principale deve imporsi.
Fra destra ed estrema destra, bisogna scegliere il male minore. Tutti i repubblicani devono capire che il peggio deve ancora venire. E fare di tutto per evitarlo".
"Lo choc" titola Le Figaro in prima. Nell'editoriale "Vento di rabbia", il foglio conservatore sostiene che la rabbia dei francesi "viene da lontano", ed ha fermentato 30 anni all'ombra dell'impotenza pubblica e delle sconfitte governative". Una rabbia, secondo Le Figaro, "nata sotto Francois Mitterrand, cresciuta sotto Jacques Chirac e Lionel Jospin, diminuita poi di nuovo cresciuta ai tempi di Nicolas Sarkozy, al ritmo della speranza e della delusione; ma è Francois Hollande che avrà, davanti alla Storia, il triste privilegio di averla fatta esplodere".
"Il Fn alle porte del potere" titola in prima Le Parisien, secondo il quale "laddove i discorsi e le promesse di Francois Hollande avevano suscitato più speranze" si è creata "un'immensa attesa che oggi sfocia nella delusione".
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