Adiòs, adieu, adeu, addio... Che sia in spagnolo, in francese, in catalano o in italiano, nei titoli di mezzo mondo la giornata di domenica ha segnato il taglio del cordone dalla cancelliera che ha fatto per 16 anni da 'Mutti' alla Germania e alla fine anche all'Europa. Un momento giusto per salutare Angela Merkel, che per l'ultima volta ha votato da Bundeskanzlerin, esprimendo due preferenze per la Cdu che stavolta non premieranno lei. La fine dell'era Merkel non significa ancora però che sia terminato il suo impegno politico. La cancelliera da domani sarà al lavoro come al solito nel suo ufficio sul canale della Sprea, per governare il Paese. E la sua leadership potrebbe durare ancora qualche mese, dal momento che il testa a testa fra Unione e Spd uscito fuori dalle urne non fa immaginare che sarà semplicissimo formare il prossimo esecutivo.
Il nuovo Bundestag si insedierà il 26 ottobre ma non è affatto chiaro quanto ci vorrà per vedere all'opera il nuovo cancelliere. Merkel probabilmente rappresenterà i tedeschi anche ai prossimi vertici internazionali, come il consiglio europeo, il G20 straordinario sull'Afghanistan e il summit a Roma di metà ottobre. Sarà insomma un lungo addio. Ma tutti avvertono comunque questo momento di passaggio e una certa emozione fa vibrare anche la rete, dove tante sono le testimonianze di gratitudine e incertezza sugli account di mezza Europa. Stando a un sondaggio proprio in Germania però la fine dell'era Merkel sarebbe vissuta senza troppi rimpianti: la maggioranza dei tedeschi non sentirà nostalgia della sua cancelliera più longeva, secondo il Civey. Il 52% del campione ha risposto infatti 'non mi mancherà affatto' o 'tendenzialmente non mi mancherà'. Il 38% ha risposto invece con un sì e il 10 si è detto indeciso. Fra gli elettori della sua Unione, Cdu-Csu, la percentuale dei nostalgici sale al 63%, il che dimostra un certo malumore verso Armin Laschet. L'ex ragazza di Kohl sorride intanto dalle copertine di moltissimi settimanali, che le hanno dedicato speciali e dossier. 'Geschafft!' ('È fatta!') titola lo Spiegel di questo storico weekend. E biografie dedicate alla sua opera politica sono uscite in molti Paesi del mondo.
Da settimane, Merkel è alle prese con un lungo giro di saluti, all'estero - con visite finali in Francia, Israele, Polonia, Russia - come nella Repubblica federale, dove è stata anche nella sua circoscrizione elettorale, quella di Stralsünd, pochi giorni fa. Al mercato di Greifwald per dire 'arrivederci' ha scelto l'italiano. E memorabile resterà la foto coi pappagalli, che l'hanno letteralmente assediata al parco: a uno ha consentito addirittura di posare sulla sua testa. Dimostrando la sua proverbiale - ma privatissima - ironia.
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