Accoglienza calorosa per i duchi ribelli Harry e Meghan da vasti settori della folla che ha assistito agli arrivi delle personalità alla cattedrale di St Paul, nel cuore di Londra, per il rito religioso di ringraziamento che suggella oggi la seconda delle 4 giornate di celebrazioni pubbliche del Giubileo di Platino dei 70 anni di regno della 96enne Elisabetta II.
Rimasti ieri dietro le quinte del balcone di Buckingham Palace, i duchi di Sussex - rientrati per l'occasione nel Regno Unito dagli Usa - sono stati inneggiati da molti presenti e hanno avuto oggi l'onore dei riflettori all'ingresso della cattedrale: presidiata dalla Guardia Reale e da reparti in alta uniforme al suono della campane a distesa. Le immagini li hanno accompagnati per tutto il corridoio della chiesa fino ai posti in seconda fila riservati loro: Harry in abito civile, ma con le decorazioni militari appuntate al petto; Meghan elegante in un sobrio abito bianco.
Entrambi si sono mostrati sorridenti e hanno scambiando battute e molti sorrisi con autorità religiose e civili incaricate di ricevere gli ospiti di spicco prima dell'inizio della messa, che frattanto ha preso le mosse fra canti e inni: officiata dall'arcivescovo anglicano di York, Stephan Cottrell, in sostituzione di quello di Canterbury, Justin Welby, contagiato dal Covid.
Solo l'erede al trono Carlo, affiancato da Camilla, anche lei in bianco, e il fratello maggiore maggiore di Harry, William (secondo in linea di successione), con Kate a sua volta elegante in abito giallo, hanno avuto preminenza sui Sussex nel protocollo. Entrambi sono stati pure applauditi all'arrivo e hanno poi preso posto in prima fila nella basilica: con Carlo al centro della scena, di nuovo in rappresentanza ufficiale del vertice della monarchia al posto della madre.
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