"Not in my name": sono i cartelli che un gruppo di manifestanti ha sollevato all'arrivo dei ministri a Cutro per il consiglio dei ministri dedicato al nuovo pacchetto sull'immigrazione. Verso le auto con a bordo gli esponenti del governo i manifestanti hanno urlato "vergogna" e hanno lanciato diversi pupazzi di pelouche.
"Chiediamo solo verità e giustizia. A 15 giorni dalla tragedia ancora non emerge la verità. E ieri volevano trasferire le salme. Vogliamo una vera politica di accoglienza". Così un manifestante durante un presidio in piazza della Scacchiera, a poche centinaia di metri dal Municipio di Cutro, dove oggi si terrà il Consiglio dei ministri. Alcuni manifestante urlano "dimissioni, dimissioni". Alla protesta partecipano Cobas, Usb, e il gruppo "Fabbrikando l'avvenire", costituito da ex dipendenti della Pertusola sud di Crotone, l'industria chiusa da anni.
"Questa è una terra di emigrati - hanno aggiunto i manifestanti - e sappiamo cosa vuol dire lasciare la propria terra. La nostra è una manifestazione pacifica ma non ci vogliono qui, nonostante il permesso della Questura. Vogliono relegarci in un vicolo ma non ci sposteremo. Dovranno prenderci di peso" Sull'altro lato della piazza c'é un gruppo di abitanti di Cutro che sulla scalinata di una chiesa espone manifestini con la scritta "Not in my name".
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