"Italia e Giappone sono accomunati da
storica amicizia e da un particolare equilibrio tra tradizione e
innovazione. La distanza geografica tra il Mediterraneo e
l'Indo-Pacifico è minore di quanto si possa immaginare. Le due
regioni, infatti, sono fortemente interconnesse per quanto
concerne sicurezza e sviluppo". Così il ministro della Difesa
Guido Crosetto nell'incontro bilaterale con il ministro
giapponese Yasukazu Hamada, che si è svolto al ministero della
Difesa nipponico. "La comunanza di valori tra Roma e Tokyo e la
condivisa visione delle sfide future attribuiscono alle
relazioni dei nostri Paesi, soprattutto quelle in ambito Difesa,
un valore ancor più elevato, in particolare in questo periodo
particolarmente difficile, di crescente competizione strategica
e progressivo degrado della sicurezza", ha detto Crosetto.
Durante il colloquio - si legge in una nota della Difesa - i due
ministri hanno sottolineato la volontà di rafforzare
ulteriormente le relazioni tra Italia e Giappone, entrambi
membri del G7, in molteplici dimensioni, incluso quella della
cyber defence ed esercitazioni congiunte. Da qui la volontà di
rafforzare la collaborazione tra i due Paesi. Uno scambio tra le
Forze armate che include l'addestramento in Italia di piloti
giapponesi presso l'International flight training school, polo
di eccellenza internazionale nell'addestramento di piloti
militari. Un altro esempio saranno le campagne addestrative
nell'Indo Pacifico alle quali la Difesa italiana parteciperà con
assetti e personale della Marina e dell'Aeronautica militare.
Quella dell'Indo-Pacifico - conclude la nota - è un'area di
sempre maggiore rilevanza per la stabilità dell'ordine
internazionale, per lo sviluppo del commercio, per peso
economico, demografico e politico, aspetto che trova conferma
anche nell'agenda Nato 2030.
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