Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.
Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.
In evidenza
In evidenza
Nuovo anno scolastico, stesso
tragico copione negli Stati Uniti. Almeno quattro persone sono
morte e nove sono rimaste ferite nell'ennesima strage in una
scuola americana che poteva avere un esito ben più drammatico
se, in base alle prime ricostruzioni dei fatti, l'intervento
della polizia non fosse stato tempestivo. Questa volta la paura
si è scatenata nella Apalachee High School di Winder, nei pressi
della città di Athens, prima delle dieci di mattina quando il
quattordicenne Colt Gray, studente dell'istituto, ha aperto il
fuoco seminando panico e terrore tra i ragazzi. Le forze
dell'ordine e i servizi d'emergenza sono stati chiamati attorno
alle 10.23 e l'istituto è stato messo in lockdown, così come
tutte le strutture scolastiche nelle vicinanze. Le immagini in
diretta delle tv americane mostravano una forte presenza della
polizia ma anche di ambulanze, mentre alcuni studenti erano
radunati sul campo da football. Il killer si è consegnato alla
polizia quando ha capito che altrimenti sarebbe stato ucciso. Il
ragazzo è stato già sentito dalle autorità e, secondo quanto
riferito dalla polizia, sta collaborando con l'indagine. Al
momento non è chiaro con che arma abbia aperto il fuoco. Il
governatore della Georgia, il repubblicano Brian Kemp, ha
annunciato di aver mobilitato tutte le risorse necessarie per
affrontare la situazione e Joe Biden è stato subito informato
dalla consigliera per la sicurezza nazionale Liz
Sherwood-Randall del nuovo episodio di violenza delle armi.
"L'amministrazione continuerà a coordinarsi con i funzionari
federali, statali e locali man mano che riceveremo maggiori
notizie", ha affermato la Casa Bianca in una nota. Per fortuna,
dopo circa due ore, un sospetto è stato arrestato dalla polizia
e gli studenti sono stati liberi di tornare dalle loro famiglie.
Ancora non è chiaro il movente ma, a nemmeno due settimane
dall'inizio della scuola, l'unica certezza è che le stragi di
questo tipo negli Stati Uniti continuano ad essere una piaga
inestirpabile e saranno uno dei temi caldi al centro degli
ultimi mesi di campagna elettorale. "Non possiamo più accettare
le stragi negli Stati Uniti, non sono normali. Quando è troppo è
troppo", ha detto Joe Biden. "Dobbiamo fermare l'epidemia della
violenza delle armi", gli ha fatto eco Kamala Harris. In linea
con gli sforzi del presidente, Harris e il suo vice Tim Walz
hanno in programma una stretta sui controlli per l'acquisto di
armi e hanno portato sul palco della convention dem a Chicago la
drammatica testimonianza delle madri di Sandy Hook, la scuola
elementare dove è avvenuta una delle peggiori carneficine della
storia americana, e di Uvalde, in Texas. Dall'altra parte Donald
Trump e JD Vance si professano sostenitori del secondo
emendamento della Costituzione, il diritto ad avere un'arma,
liquidando il dramma delle stragi come una questione che
riguarda solo la salute mentale. L'ex presidente ha definito
infatti il killer un "mostro malato e squilibrato". L'anno
scorso gli Usa hanno registrato il maggior numero di sparatorie
di massa dal 2006 e nonostante i continui appelli dell'attuale
presidente al Congresso per bandire almeno "armi da guerra",
come gli Ar-15, in un Paese in cui ne circolano 390 milioni tra
pistole, fucili e mitragliatori i divieti non riescono a
passare.
Notizie ANSA Scegli l’informazione di ANSA.it
Abbonati per leggere senza limiti tutte le notizie di ANSA.it
Abbonati oraSe è una notizia,
è un’ANSA.
Raccogliamo, pubblichiamo e distribuiamo informazione giornalistica dal 1945 con sedi in Italia e nel mondo. Approfondisci i nostri servizi.
Resta connesso
Ultima ora