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In evidenza
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E' durato una ventina di minuti
l'intervento di Matteo Salvini dal palco di Pontida, chiudendo
l'edizione numero 36 del raduno della Lega. In maniche di
camicia celeste e pantaloni scuri, il segretario e vicepremier
ha parlato con il 'corteo' di ministri e capigruppo parlamentari
della Lega. Parole d'ordine più ripetute al microfono e accolte
dal maggior numero di applausi sono state: l'autonomia
differenziata, che è legge da giugno e da cui "non si torna
indietro", ha scandito Salvini. Insieme alla determinazione ad
andare avanti "a testa alta" al processo Open arms a Palermo,
per cui rischia sei anni di carcere, accusato di sequestro di
migranti. Anche per questo il segretario ha ringraziato più
volte gli alleati stranieri che hanno partecipato al raduno, mai
così numerosi a Pontida. In tanti hanno esaltato la sua difesa
dei confini: in particolare il premier ungherese Viktor Orban,
guest star della giornata, che l'ha definito "un eroe di cui
tutta l'Europa ha bisogno". A fine manifestazione, quindi,
Salvini ha fatto una foto con tutti i leader stranieri presenti.
Poi il bagno di selfie con la gente sotto il palco.
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