In occasione della mostra BAM, BAM, BAM, BAAAAM, allestita dal 29 novembre all’11 gennaio per celebrare l’inaugurazione della Stagione Lirica del Teatro alla Scala con l’opera “Fidelio” di Ludwig van Beethoven, il Museo del Fumetto di Milano esporrà, tra i numerosi pannelli che raccontano come il fumetto abbia saputo rileggere la figura del compositore tedesco passando dalla poesia dei Peanuts all’ilarità di Pippo, dodici opere realizzate appositamente da undici fumettisti e uno scultore.
Ecco dunque il potente Beethoven romantico ritratto da Stefano Biglia (disegnatore di Tex Willer), l’androgino Fidelio in bianco e nero di Lola Airaghi (disegnatrice di Legs Weaver, Brendon, Dylan Dog), l’inquietante “Ludovico Van” protagonista sonoro di un capolavoro del cinema come “Arancia meccanica” evocato da Fabiano Ambu (disegnatore di Dampyr), il polemico Beethoven scaligero di Adriano Carnevali (firma storica del Corriere dei Piccoli), il prolifico compositore sormontato dal proprio genio disegnato da Luca Usai (Topolino), quello granitico e imperturbabile tracciato da Claudio Sciarrone (Topolino), il Beethoven miagolante di Kaneda (la Gatta), l’artista che si dona al pubblico di Roberto Todaro e più quello scherzoso di Antonio Fiorina. “Concerto in sol Puffo” per Sandro Dossi (Puffi, Geppo, Gatto Silvestro, Braccio di Ferro). Senza dimenticare quello ancora tutto da scoprire di Tuono Pettinato, uno dei fumettisti di ultima generazione amatissimo dai più giovani (lo si scoprirà solo il 29 novembre in mostra!). Chiude la galleria uno scalpello d’eccezione, quello di Achille Picco con il suo magnifico bassorilievo.
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