"Un compleanno diverso? Sì,
diverso dall'anno scorso quando mi trovavo in un'altra città.
Quest'anno sono a Taranto". Scherza con i giornalisti Al Bano
Carrisi, oggi nel capoluogo ionico per partecipare all'incontro
in cui è stato siglato l'accordo tra il Museo Archeologico
Nazionale e il Ciheam-Centro internazionale di Alti Studi
Agronomici Mediterranei di Bari. L' obiettivo è di lavorare
sull'educazione, la ricerca, gli incontri di cultura,
l'agronomia e la cooperazione internazionale, attraverso i
sodalizi con i Musei del Mediterraneo. Una lettera d'intenti è
stata poi sottoscritta tra i due istituti e la Fondazione
"L'isola che non c'è". "Il museo di Taranto? Mi mancava questa
tappa - ha aggiunto Al Bano - ed era giusto colmarla. Da tempo
me ne parlavano i miei amici stranieri. Doveva arrivare il
momento ed è arrivato nel giorno del mio compleanno. Vedere le
proprie radici è sempre un fatto emozionante". A proposito del
Mediterraneo, "per la prima volta nella mia vita - ha spiegato
l'artista pugliese - parlo del prossimo album ancora prima di
registrarlo. Canterò le canzoni del Mediterraneo: prenderò una
canzone albanese, una ebrea, una libica. Insomma, tutte le
nazioni che si affacciano sul Mediterraneo. Prenderò il meglio
di queste canzoni e le 'albanizzerò'. Farò il messaggero di
note". Venti, Aree o Canzoni del Mediterraneo sono i possibili
titoli del prossimo lavoro di Al Bano. "I pensieri - ha
osservato ancora - sono come i frutti, maturano secondo i tempi,
ora c'è questo progetto del Grande Mediterraneo, che ho sempre
amato, vissuto e conosco in profondità. E lo canteró".
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