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- RIPRODUZIONE RISERVATA
Torino entra nel calendario ufficiale
delle celebrazioni di Picasso a mezzo secolo dalla morte. Apre
nelle sale settecentesche di Palazzo Saluzzo Paesana, nel cuore
della città, 'Picasso Rendez-vous a Torino', una delle due
grandi mostre in Italia dedicate al maestro spagnolo. L'altra è
a Napoli e si concluderà il mese prossimo. "Sono già arrivate
prenotazioni anche dall'estero, soprattutto dalla Francia. dalla
Svizzera e dalla Germania" spiegano gli organizzatori della
mostra torinese, che si potrà visitare fino al 14 gennaio 2024.
'Picasso Rendez-vous a Torino', curata da Jean Christophe
Hubert, per dodici anni conservatore del Museo Picasso di
Bruges, offre un'immagine a tutto campo del grande artista
spagnolo. Il percorso fra 300 opere - disegni come Le
danzatrici, litografie come La corrida, incisioni, sculture,
collage e fotografie - rivela un Picasso quasi sconosciuto.
"Delle oltre 150mila opere che realizzò solo 1.800 sono pitture.
Ci sono poi 3.000 ceramiche, 34.000 opere grafiche, 6.000
disegni. Sono particolarmente orgoglioso di far conoscere al
pubblico una sfaccettatura importante dell'opera di Pablo
Picasso: lo spirito creativo dell'artista espresso nelle arti
grafiche" spiega Hubert. "Picasso ha fatto di tutto, ha
sperimentato e innovato molti linguaggi dell'arte. È stato
soprattutto un 'creatore'. La cosa più importante è creare,
diceva. Null'altro conta. La creazione è tutto". Tra il 1899 e
il 1973 Picasso realizza più di 2.000 incisioni, utilizzando
tecniche diverse. Nelle incisioni si ritrovano tutti i temi a
lui cari: il desiderio d'amore, la famiglia, il riferimento ai
grandi maestri, il pittore e la modella nell'atelier,
l'illustrazione di opere poetiche, i personaggi mitologici, i
ritratti. Per lui incidere è come tenere un diario intimo, nel
quale seguire pensieri, evoluzioni e opinioni. Picasso si dedica
a un numero consistente di forme artistiche ed è sempre aperto a
nuove scoperte e a nuove collaborazioni. Ed è così che nascono
non solo nuove tecniche e nuovi stili, ma anche nuove forme
d'arte. Le sue scelte sono determinate dalle pulsioni, dalle
passioni, dalle amicizie o dalle commesse. Per tutta la vita
Picasso lavorerà a un gran numero di opere illustrate,
un'attività che - stranamente - è poco nota al grande pubblico.
La mostra è accompagnata da un percorso di fotografie e lettere
immaginarie, curato da David Lawrence/Frederic Lecompte Dieu.
Dalle lettere, che compongono un ritratto a tutto tondo del
Picasso uomo e un affresco della sua epoca, emergono non solo
aspetti e notizie sull'artista ignorate dai più, ma anche ciò
che i suoi contemporanei pensavano di lui. Realizzata per Bruges
dove è stata esposta per la prima volta, l'esposizione torinese
riunisce otto collezionisti belgi e francesi e comprende opere
multiple, grafiche e disegni di Pablo Picasso e del suo
entourage, tra cui Jean Cocteau, Dora Maar e Françoise Gillot.
Insieme al Museo d'Arte Pablo Picasso di Münster, questa è la
seconda più grande collezione di arte grafica di Picasso esposta
al mondo. Dopo Torino la mostra andrà a Istanbul e poi a Parigi.
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