L'Uruguay perde la sua prima partita ai Mondiali di Rugby 54-89 con il Galles, ma ad attirare l'attenzione tra le fila delle nazionale sudamericana c'e' anche un'altra storia. In campo, con la maglia celeste numero 5 dei 'Teros', è sceso Jorge Zerbino nipote di quel Gustavo Zerbino che fu uno dei 16 superstiti (29 le vittime) dell'incidente aereo dell'ottobre 1972, quando un jet (a bordo del quale c'era anche una squadra di rugby di cui Zerbino sr. faceva parte) si schiantò sulle Ande. Coloro che resistettero 72 giorni in una vallata a 4000 metri sopravvissero cibandosi di carne umana. Poi vennero ritrovati dopo che due di loro, Roberto Canessa e Fernando Parrado, intrapresero una marcia forzata di due settimane fino a valle, in Cile. Da quella vicenda furono tratti un libro che divenne un best seller e un film, 'Alive-Sopravvissuti' del 1992, che ebbe altrettanta fortuna.
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