/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Vittorie e famiglia, Federer il Re gentleman

Vittorie e famiglia, Federer il Re gentleman

Il campione ambasciatore Unicef: 'da 20 anni tennis mi diverte'

30 gennaio 2017, 13:49

Redazione ANSA

ANSACheck

Il trionfo a Melbourne contro Nadal, 29 gennaio 2017 © ANSA/EPA

Il trionfo a Melbourne contro Nadal, 29 gennaio 2017 © ANSA/EPA
Il trionfo a Melbourne contro Nadal, 29 gennaio 2017 © ANSA/EPA

Leggenda, intramontabile, il "più grande", come solo Alì: non ci possono essere altri aggettivi per raccontare Roger Federer, rientrato sul circuito dopo sei mesi di stop e subito vincitore - a quasi 36 anni - degli Australian Open, primo Slam della stagione, dove ha battuto in una finale epica la sua nemesi, ovvero Rafa Nadal, l'unico 'terrestre' che nei confronti diretti col fenomeno svizzero può dire di essere in vantaggio. "Il re è tornato" andrebbe da dire dopo quanto visto oggi a Melbourne, ma la verità è che Roger Federer non se ne era mai andato, perchè è uno dei pochi sportivi al mondo a vincere sempre e comunque (89 i tornei vinti in carriera), idolo e mito ai quatto angoli del globo, che tutti rispettano, tifano, ammirano. C'è riuscito giocando e ammaliando per una vita: oggi l'ha fatto 16 anni dopo quel suo primo e quasi anonimo trionfo a Milano, sempre regalando, partita dopo partita, un tennis meraviglioso, quasi senza tempo. Portandosi dietro emozioni che solo le opere d'arte sanno regalare, facendo vedere il tennis che tutti vogliono vedere: sublime. Oggi ha trionfato al Melbourne Park per la 5/a volta in carriera, quattro anni e mezzo dopo l'ultimo successo a Wimbledon, battendo il suo storico rivale in finale nove anni e mezzo dopo l'ultima volta e macinando un altro record: è il più anziano vincitore di uno slam nell'era Open dopo Ken Rosewall.

"Da 20 anni vengo qui e a Melbourne mi sono sempre divertito, oggi si diverte anche la mia famiglia...",. ha detto il fuoriclasse di Basilea provando a spiegare l'ennesimo exploit. Dove un posto d'onore spetta alla moglie Mirka: "Io non sarei quello che sono e non avrei ottenuto questi risultati senza Mirka" ha dichiarato più volte la leggenda di Basilea che dall'ex tennista ha avuto 2 coppie di gemellini, Chalerne Riva e Myla Rose 7 anni fa, Leo e Lenny cinque anni dopo. Residente nella piccola cittadina di Wollerau, solo dalla racchetta ha vinto premi per 100 milioni ma è anche uno dei testimonial più ambiti al mondo che gli ha permesso did decuplicare gli introiti. Nel 2003 Federer ha creato una Fondazione con lo scopo di aiutare i bambini disagiati e nel 2006, dopo esser stato promotore di un'iniziativa per aiutare le persone colpite dallo tsunami nell'Oceano Indiano, è stato nominato ambasciatore Unicef. Se Djokovic, Murray, Nadal giocano a tennis con una regolarità e una precisione disarmanti, 'King' Roger il tennis lo crea e sta forse tutta qui la diversità col 'resto del mondo: questi tre grandi del tennis di oggi, così come Sampras, Borg, Rosewall, Connors, McEnroe e Lendl ieri hanno vinto tanto e qualcuno (Laver) qualcosa che a Federer non è riuscito di fare (il grande Slam), ma lo svizzero è stato un'altra cosa.

Alla fine del 2016 per la prima volta dopo 14 anni era scivolato fuori dai top ten: grazie al trionfo australiano è risalito in 10ma posizione. A Melbourne si è presentato dopo sei mesi di stop per l'infortunio al ginocchio sinistro, sembrava ormai tutta scritta la sua storia e la sua immensa carriera, ma quando c'è di mezzo un fuoriclasse non sai mai quello di cui è capace. Con loro le regole non valgono. Un dato su tutti: a 35 anni ha trionfato vincendo tre incontri al quinto set, con Nishikori agli ottavi, con Wawrinka in semifinale e con Nadal in finale. I suoi numeri sono mostruosi: non conquistava uno Slam da quasi cinque anni. Dopo Wimbledon 2012 aveva collezionato cinque semifinali e tre finali (Wimbledon 2014 e 2015 e US Open nel 2015). In totale vanta 28 finali nei Major con un bilancio di 18 successi (7 Wimbledon, 5 US Open, 5 Australian Open, 1 Roland Garros) e 10 sconfitte. La finale di oggi è stata la 100ma partita giocata dallo svizzero a Melbourne con un bilancio di 87 vittorie e 13 ko. Solo l'americano Connors, mostro di longevità sportiva, ha disputato almeno 100 incontri nello stesso Slam nell'era Open. Ma al di là dei numeri, il fenomeno di Basilea è amato perché in campo dipinge tennis come su una tavolozza e rende tutto indimenticabile. Ha già vinto tutto ma vuole vincere ancora.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza